
I raduni in cui non si possono usare i telefoni
- rosariopolitoservi
- 28 ago
- Tempo di lettura: 1 min
I raduni in cui non si possono usare i telefoni — o in cui l’uso dei telefoni è limitato o addirittura vietato — stanno diventando sempre più comuni, soprattutto in contesti dove si cerca un’esperienza più autentica, immersiva o riflessiva. Ecco alcune tipologie di raduni o eventi dove ciò accade:

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1. Ritiri spirituali o di meditazione
Esempi: Vipassana, ritiri yoga, ritiri buddhisti.
Caratteristiche: Silenzio, introspezione, distacco dalla tecnologia per favorire la presenza mentale.
Obiettivo: Eliminare distrazioni per concentrarsi su sé stessi.
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2. Eventi artistici o culturali “phone-free”
Esempi: Concerti, performance teatrali, mostre immersive.
Caratteristiche: Viene richiesto di lasciare i telefoni all’ingresso (a volte in apposite custodie sigillate come quelle di Yondr).
Obiettivo: Far vivere l’esperienza nel “qui e ora”, senza schermi.
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3. Festival alternativi
Esempi: Burning Man, alcuni raduni neo-tribali o festival olistici.
Caratteristiche: Disconnessione totale o incoraggiata, ritorno alla natura, connessioni umane dirette.
Obiettivo: Favorire relazioni autentiche e creatività senza la mediazione digitale.
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4. Campi giovanili o esperienze outdoor
Esempi: Campi scout, settimane di sopravvivenza, viaggi esperienziali.
Caratteristiche: Telefono vietato o consegnato agli organizzatori.
Obiettivo: Sviluppare autonomia, lavoro di squadra, contatto con la natura.
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5. Workshop intensivi e corsi residenziali
Esempi: Corsi di scrittura, laboratori teatrali, formazione in presenza.
Caratteristiche: Disconnessione per facilitare la concentrazione e l’interazione.
Obiettivo: Favorire apprendimento e partecipazione attiva.
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6. Iniziative di digital detox
Esempi: Weekend o settimane senza tecnologia.
Caratteristiche: Programma pensato per “disintossicarsi” dal digitale.
Obiettivo: Riscoprire tempo lento, relazioni profonde e benessere mentale.
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